Capitolo 1: Arrivo al Fiordland (21 Marzo)
Dopo essere arrivati a Te Anau, la porta del Fiordland, ed avere assaporato i formaggi nella taverna del signore degli anelli, inizia la nostra esplorazione della regione.
Questa zona della Nuova Zelanda è nota per avere il record assoluto di giorni di pioggia: fino a 220 giorni all’anno. In effetti, il cielo al nostro arrivo si presenta plumbeo e minaccioso.
Il primo giorno scorre nel cercare chi potesse accompagnarci nei fiordi per una esplorazione il meno massificata possibile.
Alla fine identifichiamo due operatori: una guida diving per il Milford Sound ed una guida Kayak per il Doubtful Sound.
A questo punto si impone una premessa. Il Fiordland è un territorio enorme praticamente privo di abitazioni, città, strade, tratturi e sentieri. Gli unici pezzi di asfalto sono la strada Te Anau-Milford Sound, la strada Te Anau-Matapouri e la “strada” che dalla centrale idroelettrica del Matapouri Lake (raggiungibile solo in barca) conduce al Doubtful Sound.
I sentieri tracciati sono piccoli tratti vicino alle strade, segnati dal DOC, ed il Kepler Track, lungo sentiero percorribile in 4 giorni di pappatacci. Per il resto è foresta primordiale, laghi incontaminati, pareti verticali e cascate. La mia passione per la Nuova Zelanda nasce proprio da un documentario su questa regione, visto una quindicina di anni fa, che ha scatenato in me l’insano desiderio di visitare di persona questa regione.
In definitiva, date le premesse topografiche, l’unico modo per visitare il Fiordland è appoggiarsi a qualcuno che fa di lavoro questa attività, oppure avere a diposizione molto tempo, una barca o un elicottero.
Appena definiti i contatti con i due accompagnatori, una viaggio-immersione per il giorno successivo ed un giro in Kayak per Martedì, le promesse del cielo vengono puntualmente mantenune: inizia a scendere un diluvio di quelli da noi definiti “Nubifragio”, pioggerella per un abitante di Te Anau, che poco invita la giornata successiva.